martedì 25 febbraio 2025

Enrico Pulsoni a Spoleto

 Il primo di marzo, a Spoleto, festeggiamo un artista che ha molto lavorato con i poeti e la poesia. 









martedì 28 gennaio 2025

«La strada di Morandi». Presentazione 13 febbraio

 Il 13 febbraio a Roma, nella libreria del PalaExpo, si presenta il volume di Marco Vitale, La strada di Morandi, edito da Passigli con una prefazione di Gabriella Palli Baroni.

Interverrò con l'autore e la prefatrice.





sabato 25 gennaio 2025

AILANTO n. 76 - su Maurizio Cucchi

 



«In cerca di tracce / in luoghi sparsi e minimi»: così Maurizio Cucchi, nel nuovo libro La scatola onirica,  riprende con coerenza il suo tracciato, ricostruendo nella memoria quell’altrettanto minima «geografia domestica» che dagli spazi della sua infanzia e della sua storia tracimano significati condivisibili. Siamo abituati da sempre, nei suoi versi, a imbatterci in personaggi che di quella ricerca inesausta ipostatizzano tappe e fasi, momenti di speciale condensazione in cui l’immagine umana e quella del paesaggio si rivelano in una sola portanza, in una straordinaria efficacia; a questi due livelli di rappresentazione Cucchi ha più volte aggiunto quello del sogno, che in quest’ultima opera trova una dimensione espressiva più ampia, potendo essere quelle tracce anche «sparse o immaginarie».

Sembra non esserci soluzione di continuità alcuna, in questo libro così variegato e insieme compatto, tra le proiezioni della «macchina onirica», che ci rende, sulla soglia del risveglio, incauti spettatori di noi stessi, e quelle di un’altra dinamica che volentieri accoglie anche rifrazioni del sogno, come l’arte. Un’intera, distesa sezione di questo libro, dedicata a Flavio Caroli, è infatti occupata da ventidue opere di altrettanti artisti, tra Novecento e ipercontemporaneo, che hanno occupato in maniera preponderante la scena delle arti visive, da Jean Fautrier a Julian Schnabel, passando, tra gli altri, per Fontana, Melotti, Bacon, Pollock. Ma, come spesso accade nelle sapienti tessiture testuali di Cucchi, questa densa sezione è anticipata da tre dediche ad altrettanti pittori, come Vincenzo Balena, Toti Scialoja, Giuseppe Salvatori. Si tratta di rapporti, di predilezioni, di scelte di gusto; davvero non saprei tracciare un filo rosso tra tutti questi autori, così diversi tra loro. Eppure, non senza una certa evidenza, tutti insieme vengono a comporre un mosaico di materia dove il sogno riveste una parte non secondaria, spingendosi proprio nei territori di una memoria immaginaria, alla quale Cucchi può infine attingere per rimodulare, nella pastosità della parola poetica, le trame di un linguaggio visuale. La sezione conclusiva, infatti, si intitola «Mente cielo materia» (Materia verticale è già il titolo dei versi per Balena) ed è qui che il poeta riesce nella sintesi di più spinte espressive, agite dal potente binomio di memoria e figurazione; gli stessi titoli di queste poesie estreme potrebbero essere titoli di altrettanti quadri. In questo affascinante cortocircuito di codici si dà corpo - e nello stesso tempo si aggira - al rischio dell’afasia, qui tematicamente rappresentato dal personaggio di Sabatino, emblema di una verve etimologica spinta fino alla desemantizzazione. Nelle immagini dell’arte, e nelle proprie arricchitesi di quelle, Cucchi rinviene una felice sintonia, una antica, ritrovata dicibilità a fronte delle contraddittorietà, delle dissociazioni del presente (rispecchiate nel suo passato) che vorrebbero confinare la parola nei limiti del frammento - ciò che di fatto accade ad altri poeti della sua generazione e non solo - approdando a una dimensione dove etica ed estetica possono infine tornare a dialogare.

 

Maurizio Cucchi, La scatola onirica, Mondadori, e. 17,00.

 

Intanto la formidabile macchina assurda

mette in scena, appunto, figure e persone, intrecci

illeggibili all’occhio silente dell’ospite,

che ogni dettaglio accoglie e dimentica,

ma non qualche misero sprazzo di cui,

in pochi minuti di minimo risveglio, vorrebbe

riconoscere origini e senso, prima di accucciarsi,

di abbandonarsi ancora fedele e passivo

al suo destino di spettatore di se stesso.

venerdì 24 gennaio 2025

Irene Brin. 4 febbraio al PalaExpo

 Martedì 4 febbraio ci vediamo al palaExpo per parlare di Irene Brin, in occasione dell'uscita del volume di Tommaso Mozzati edito da Electa.





venerdì 3 gennaio 2025

Giuseppe Zigaina. All'Istituto centrale per la grafica

Nell'ambito della mostra su Giuseppe Zigaina, alla Calcografia, il 9 gennaio terrò una conversazione con la curatrice Francesca Agostinelli sui rapporti tra il pittore e la poesia.