per me morire ancora - prima della morte - non avrei mai - immaginato per me - una tale sorte - una tale vecchiaia abbandonata - che io fossi malata a me era chiaro - ma lasciando la mia via a Roma - no non pensavo di averne solo disagio - solo sofferenza - si stringe addosso il cappio della mercanzia del noto orrore - dolore deriva - spargimento - (nel film di Magni, Emilia sposa di Scipione - in dialetto purissimo la si sente dire "salvamo armeno li nomi de li superstiti" - e se ne va in campagna - a Literno - "porto la pupa" - da adulta ricordata madre dei Gracchi - tribuni della plebe - assassinati)
II
la testa di uno decollato ho sognato dentro uno scatolone - un trasloco traslato - una sovraimpressione -
era la testa di Cristo non di San Giovanni e della testa di Cristo tagliata non s'è sentito mai - pure era Cristo - uno dei tanti - un uomo una donna numerose infanzie e le vecchiaie - nei campi - profughi dalla Siria ultimamente - e rifugiati in Giordania e altrove sparsi - e i bruciati vivi presi a calci a pugni fratturati - gettati dentro un forno - una fornace - (in un blog l'altro giorno - sul Web un uomo pareva dire "può ancora quanto ha scritto Franco Fortini servire a capire come capire questi orribili tempi - o come agire?")
III Non so - non saprei dire ma ricordo dei suoi versi alcuni inviti "O dèi inesistenti, proteggete l'idillio, vi prego" - e l'infera - costante slabbratura - l'immedicabile faglia tra la gioia che anch'egli avrebbe voluto intera e la pena continuamente chiara "e piaghe murate e membra anche di me, cui sopravvivo" -
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