mercoledì 22 ottobre 2025
venerdì 3 ottobre 2025
AILANTO n. 77 - su Nicola Vitale
Sono passati otto anni da Chilometri da casa, la sua terza raccolta nello Specchio mondadoriano, e oggi Nicola Vitale – poeta, pittore, studioso di estetiche contemporanee – congeda un nuovo libro nella «Collana» di Stampa 2009, diretta da Maurizio Cucchi. Il direttore, antico e convinto sostenitore dei versi di Vitale, parla nella sua nota introduttiva di «pervasiva inquietudine esistenziale» che ci viene trasmessa in «una coinvolgente linearità espressiva»; tratti, questi, che non riconosciamo solo in questi Baci fuori bersaglio, ma un po’ in tutta la scrittura di Vitale, a riprova di una coerenza di percorso (che non vuol dire, però, che l’autore non si sia mosso e cresciuto rispetto ai suoi presupposti). Credo che sul piano tematico quelle inquietudini qui si ritrovino tutte, ma la chiarezza si è amplificata laddove ci saremmo aspettati una lingua più aggrovigliata, come se il dominio dell’espressione avesse, per converso, risposto con la pace dello stile ai rovelli di sempre.
Tra i suoi due territori, l’arte e la letteratura, Vitale ha stabilito delle inevitabili corrispondenze, o ne ha portato allo scoperto i nodi più intimi. I suoi dipinti parlano spesso la stessa lingua delle sue poesie, forgiano nel loro complesso una poetica dell’evidenza. Ma qui è il punto: ciò che a lungo si rende evidente, certo, diviene anche scontato, ovvio. Si finisce per non vedere più, per non sentire le urgenze più prossime, le stesse che Vitale, anche nei suoi versi, torna invece a farci avvertire, proprio attraverso questo scollamento fra temi e linguaggio. Le illusorietà della vita come quelle della morte, la vita nella nostalgia, le tracce del vissuto, anche tragico, «in quota», ad altezze montane che divengono metafora proprio di quanto le nostre abitudini allontanano o reificano: tutto questo rappresenta un panorama di significati recuperati, lì dove avviene lo scarto tra ciò che ci saremmo aspettati e l’inevitabile disillusione della realtà. Baci fuori bersaglio, appunto.
Libro compatto, come i precedenti, scandito in nove sezioni o tappe, anche questo recupera immagini care al poeta, tra visioni naturali e aspetti urbani. Non si tratta, però, di fotogrammi o bozzetti. La poesia consente a Vitale ciò che la pittura non ha: la dimensione della storicità, il suo muoversi nel tempo. Si veda soprattutto la sequenza intitolata Onde che ti rivoltano, dove sogni e pensieri sono còlti in una rincorsa «in vortici / che non si spiegano», lasciando così spazio all’ineffabile, ovvero al livello più segreto dell’espressività poetica. Ogni immagine è una metafora, come quella delle Porte socchiuse e allo stesso tempo è vera, tangibile, materiale. E ogni metafora parla la stessa sostanza dei ricordi, siano essi legati a momenti di serenità ormai trascorsi o a quelle irrequietezze che ancora segnano il nostro cammino nell’oggi, lì dove un’«incauta parentesi» può agire «incaute promesse» e nuovamente aprire un varco alle illusioni. Con la sua sobrietà, Vitale ci mette di fronte alla nostra «umana incompletezza», con tutta la disarmante semplicità di un carattere vero, terribile e necessario, suggeritoci come in un orecchio.
Nicola Vitale, Baci fuori bersaglio. Poesie 2017-2024, Stampa 2009, 2025, e. 14.00.
Rivolgimenti
È stata una notte
movimentata di ricorsi
come le onde che ti rivoltano
tra la sabbia soffice e la schiuma.
Si scoprono conchiglie
assopite, volate oltre la barriera
in zone pericolose e inospitali.
I sogni e i pensieri
spesso si rincorrono in vortici
che non si spiegano
che la fisica dei fluidi ancora
non ha saputo interpretare.
Assecondano le mie preghiere
di pace, la mia strenua ricerca
di un sensato ritorno.
Gesti intenzionati che dopo
la tempesta si fanno
più sobri e inoffensivi
nella notte che volge
alla definitiva eclissi.
giovedì 2 ottobre 2025
Pasolini a Sabaudia
Vi segnalo sabato 4 questo convegno pasoliniano, a Sabaudia. Ci sarà una tavola rotonda di poeti.
martedì 30 settembre 2025
"Altre Samarcande" a "Il posto delle parole"
Da ieri è disponibile l'intervista a Livio Partiti, che ringrazio, su Altre Samarcande (Giometti&Antonello), per «Il posto delle parole». Di seguito il link:
https://ilpostodelleparole.it/libri/roberto-deidier-altre-samarcande/
domenica 28 settembre 2025
Per Elisabetta Destasio Vettori. In memoriam
Quando ci siamo visti l’ultima volta, ancora in una stanza del Policlinico di Tor Vergata, lei distesa, dolorante e impossibilitata a scendere dal letto, senza sapere, entrambi, che già quello sarebbe stato l’ultimo saluto, Elisabetta mi disse che avrei dovuto parlare. Dove, quando, le risposi facendo finta di non capire. Lei fu spietatamente esplicita. C’è ancora tempo, le dissi, illudendo me, che avevo illuso lei spingendola in più occasioni a resistere, nonostante la fatica e il dolore, incitandola sempre ad andare avanti fino a una possibile soluzione. A dire il vero avevo sperato, come tutti quelli che le sono stati vicini, in quel trapianto che non si è più potuto fare. È stato allora che l’illusione si è fatta strada tra me e lei, in un terribile gioco delle parti al quale non potevamo più sottrarci.
L’ho scritto tanti anni fa, a proposito di un’altra amica poeta scomparsa: l’illusione è un sentimento. Dei sentimenti ha la necessità, e paradossalmente la verità. Ma quando arriva, nell’intimità di un rapporto, ha un segno negativo, il segno di un’attesa che sebbene estenuante vorremmo protrarre, egoisticamente, il più possibile. Ma lei, l’illusione, proprio lei ci mette di fronte a quella cosa oscena che si chiama realtà. Non la vita è oscena, ed Elisabetta ha avuto, dalla parte della vita, il dono della poesia, e in essa l’amicizia e l’affetto di quanti aveva scelto per fare insieme un po’ di strada. Oggi dovrà perdonarmi ancora, perché non ho parole per parlare di lei. Non riesco, o non voglio, perché ciascuno di noi ha la sua Elisabetta da ricordare, e, se questo accade, è perché le persone come Elisabetta rappresentano, per chi s’imbatte in loro, un mondo.
È davvero oscena la realtà, che ci sottrae un’artista, un’amica sincera, e quel pezzo di Roma che leggiamo nei suoi versi da oggi non esisterà più che in quelli, perché il suo sguardo si è spento. È comunque qualcosa, una riserva a cui continuare ad attingere. È invece oscena l’assenza con cui dovremo confrontarci, nel tempo a venire, fin quando ci accorgeremo di averla addomesticata e di averne fatto malinconia; è oscena, ancora, l’avversità di un destino che non ha voluto ascoltare nessuna delle nostre preghiere, anche quando sono divenute imprecazioni. Ma la vita no, l’ha resa ricca e se in tanto tesoro qualche moneta è suonata falsa alla fine non conta, anche se il percorso è stato interrotto il bene avuto supera di gran lunga i sospetti, le delusioni, i tradimenti, le fughe.
Elisabetta ora appartiene alle ombre che segnano il passato ma accompagnano il futuro. «Assenza più assurda presenza», dice un verso di un poeta che tutti abbiamo amato. Sì, è davvero assurdo che lei non ci sia più, che a metà mattina il telefono non squilli, che la sua voce non parli. È assurdo non incontrarla più, per le vie che ha camminato, a volte allegra e a volte presa da un suo profondo rovello o dolore, o agli eventi di cui spesso era la tessitrice. E sarà assurdo abituarci all’insistenza con cui la penseremo, a come, inevitabilmente, continuerà a farsi ricordare, nelle azioni, nei gesti. Ma anche tutto questo che oggi con mestizia celebriamo è un’illusione. Più vado avanti nel mio tempo e meno presumo di sapere, ma voglio condividere una certezza: i poeti non muoiono. I poeti sono quelli che fanno la storia.
venerdì 5 settembre 2025
Baldo Meo su "Quest'anno il lupo fissa negli occhi l'uomo"
Il 30 luglio, su succedeoggi.it, è apparsa questa recensione di Baldo Meo a Quest'anno il lupo fissa negli occhi l'uomo.
https://www.succedeoggi.it/2025/07/deidier-inferno-a-parole/
giovedì 4 settembre 2025
Marco Vitale su "Altre Samarcande"
Oggi la prima, bellissima recensione ad Altre Samarcande (Giometti&Antonello) a firma di Marco Vitale.
Grazie al recensore e a Carlo Pulsoni che l'ha accolta su "Insula europea".
https://www.insulaeuropea.eu/2025/09/04/per-un-ritratto-del-poeta-da-giovane/
mercoledì 25 giugno 2025
martedì 17 giugno 2025
"Quest'anno il lupo" - presentazione a Roma, 23 giugno
Lunedì 23 giugno, nell'ambito del Festival Porta magica, si presenta Quest'anno il lupo fissa negli occhi l'uomo. Con Sonia Gentili e Marzia Spinelli.
lunedì 16 giugno 2025
Carlo Levi 50 anni dopo
Finalmente torniamo a parlare di Carlo Levi, a tutto tondo. Ho scelto di parlare di un aspetto meno conosciuto, ovvero della sua poesia. Venerdì 20 alla Sapienza.
CONVEGNO INTERNAZIONALE
CARLO LEVI 50 ANNI DOPO
19 giugno 2025, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma - sala 1, h. 14:30
Saluto di Stefano Campagnolo, direttore Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Daniela Fonti, presidente Fondazione Carlo Levi, Rosita Tordi Castria, presidente S.I.C.L.
Lo sguardo di Carlo Levi
Presiede Filippo La Porta
1. Eleonora Cardinale: Il Fondo Carlo Levi della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (eleonora.cardinale@cultura.gov.it)
2. Martina Borghi: La scenografia e la concettualizzazione del sé. Il ritratto e l’autoritratto in Carlo Levi e Giorgio de Chirico. Una ricerca dialettica tra alterità e doppio, tra deformità e ombra (martina.borghi@rhul.ac.uk)
3. Raffaele Bedarida: Le mostre del dopoguerra e la strategia della memoria di Carlo Levi (raffaele.bedarida@uniroma1.it)
Presiede Alberto Caprioli
4. Arnaldo Colasanti: Carlo Levi: poesia e pittura (arncolas@gmail.com)
5. Carla Subrizi: Carlo Levi negli anni Trenta: dai disegni dal carcere all' 'Autoritratto con la camicia insanguinata' (carla.subrizi@uniroma1.it)
6. Rosita Tordi Castria: Debenedetti e Levi: a proposito di un ritratto (rositatordi@iol.it)
7. Eugenio Cappuccio: «Fondu» (dissolvenza), quaderno a cancelli, uno script di un film che vide solo Carlo Levi (eucapp@gmail.com)
20 giugno 2025, Sapienza Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia - aula 2, h. 9:00
Saluto di Arianna Punzi, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
L’area gobettiana
Presiede Laura Di Nicola
1. Cesare Pianciola: Norberto Bobbio e Carlo Levi: intrecci biografici, politici, culturali (cesare.pianciola@gmail.com)
2. Mattia Cravero: Carlo Levi e 'La Rivoluzione Liberale': l'eredità gobettiana nella critica al totalitarismo (mattia.cravero@unito.it)
3. Diomira Gattafoni: «Di un'altra morte»: l'intarsio di Amor sacro e profano in Paura delle libertà(diomira.gattafoni@scuola.istruzione.it)
4. Valentina Graziuso: Carlo Levi e il dialogo fra le filosofie ecocritiche: verso un nuovo umanesimo ecologico (lorenilo@live.unc.edu)
Presiede Carla Subrizi
5. Guy-Étienne Rivier: Sergio Solmi, Alain e 'Paura della libertà' di Carlo Levi. Un'ipotesi di mediazione (guyetienneandrech@student.unisi.it)
6. Silvia Valentini: Tra rito e mito: dialogo tra Carlo Levi e Nicola Chiaromonte nell'Europa degli anni trenta (silvia.valentini@u-bourgogne.fr)
7. Giuseppe Barone: Levi non si è fermato a Eboli: La ricezione di Le parole sono pietre(giubarone1995@gmail.com)
13:30 – 15:00 Light Lunch
20 giugno 2025, Sapienza Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia - aula 2, h 15:00
Carlo Levi e il Novecento
Presiede Roberto Gigliucci
1. Laura Di Nicola: Calvino editore di Levi (laura.dinicola@uniroma1.it)
2. Francesca Rubini: Calvino, Levi e 'La compresenza dei tempi' (francesca.rubini@uniroma1.it)
3. Roberto Deidier: Carlo Levi poeta e il Novecento (r.deidier@tiscali.it)
4. Sara Garaventa: Alberto Savinio e Carlo Levi ritrattisti fabbricanti di idee (sara.garaventa@abafr.it)
Presiede Alessandro Scarsella
5. Riccardo Gasperina Geroni: Dialoghi di libertà: Saba e Levi in piazza Pitti (riccardo.gasperina@unibo.it)
6. Salvatore Francesco Lattarulo: Carlo Levi e il manoscritto di Ernesto di Umberto Saba: storia e cronistoria di un giallo editoriale (salvatorefrancesolattarulo@gmail.com)
7. Tommaso Meldolesi: Carlo Levi: considerazioni sull'opera di Umberto Saba e nascita e sviluppo dell'idea di libertà (tommeldo@gmail.com)
21 giugno 2025, Sapienza Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia - aula 2, h 9:00 – 13:00
Carlo Levi presente ed estravagante
Presiede Cettina Rizzo
1. Virginia Magnaghi: Un infinito crescere. I paesaggi di Levi nella Milano dei secondi anni Trenta (virginia.magnaghi@uhitn.it)
2. Rosalba Galvagno: Dai versi alle immagini: Carlo Levi interprete di alcuni Fiori del male(rosalba.galvagno@unict.it)
3. Andrea Palermitano: Carlo Levi dall'Archivio Ali-Erich Linder al mondo (palermitano.a@gmail.com)
Presiede Ilaria Schiaffini
4. Marianna Scamardella: Carlo Levi giornalista: 'Raccontare tra romanzi e giornali' (con materiale di archivio) (mariannascamardella96@gmail.com)
5. Donato Sperduto: Ricezione in Germania di La doppia notte dei tigli (donato.sperduto@sluz.ch)
6. Diana Kastrati: Oltre la traduzione, un doveroso atto di memoria storica: l'importanza di tradurre in albanese, 80 anni dopo Cristo si è fermato a Eboli (diana.kastrati@qspa.gov.al)
7. Mattia Acetoso: Scritti di viaggio leviani (mattia.acetoso@bc.edu)
CONCLUSIONI
Rosita Tordi Castria, presidente S.I.C.L.; Eleonora Cardinale, responsabile del fondo Carlo Levi BNCR; Daniela Fonti, presidente Fondazione Carlo Levi.
mercoledì 11 giugno 2025
"Quest'anno il lupo" a Salerno Letteratura
Grazie a Vincenzo Salerno e Gennaro Carillo, Quest'anno il lupo fissa negli occhi l'uomo approda al festival Salerno Letteratura. Ci vediamo sabato 14 giugno.
venerdì 6 giugno 2025
"Il viaggiatore insonne" a Perugia
Presso la Galleria Nazionale dell'Umbria, con Tommaso Mozzati e Carla Scagliosi, curatori con me della bella mostra del 2023, Un mare tutto fresco di colore. sandro penna e le arti figurative, presenteremo il nuovo quaderno 2024 del Viaggiatore insonne, edito da Giometti & Antonello.
giovedì 29 maggio 2025
A "PoesiaEuropa" il 3 giugno.
La sera del 3 giugno sarò sull'Isola Polvese del lago Trasimeno per il festival "PoesiaEuropa". Grazie a Spazio Humanities e a Maria Borio per l'invito.
mercoledì 16 aprile 2025
martedì 15 aprile 2025
Gabriella Palli Baroni su "Quest'anno il lupo"
Esce oggi su succedeoggi.it la splendida recensione di Gabriella Palli Baroni a Quest'anno il lupo fissa negli occhi l'uomo.
Di seguito sul link per la lettura:
domenica 13 aprile 2025
Due recensioni a "Quest'anno il lupo"
Posto i link di due recensioni, la prima di Marco Vitale, la seconda di Vincenzo Salerno, apparse rispettivamente su "Insula europea" il 7 febbraio:
https://www.insulaeuropea.eu/per-il-nuovo-mosaico-di-roberto-deidier/
e su "Resistenze quotidiane" il 12 aprile:
https://www.resistenzequotidiane.it/mosaico-di-tempo-e-natura-nel-nuovo-testo-di-roberto-deidier/
Grazie a questi due lettori d'eccezione.
mercoledì 9 aprile 2025
Intervista su Elsa de' Giorgi.
Sulla rivista «Voci dall'isola» è apparsa una mia breve intervista a Ivana Margarese, che ringrazio, sulla figura di Elsa de' Giorgi.
Qui sotto il link per leggerla:
venerdì 4 aprile 2025
Su «Insula europea» scrivo di Enrico Pulsoni
Da ieri, sulla bella rivista online «Insula europea», è pubblicato un mio articolo sull'artista Enrico Pulsoni, tratto dal discorso di presentazione del suo catalogo a Spoleto, lo scorso 1 marzo.
Questo il link per leggere l'articolo:
https://www.insulaeuropea.eu/2025/04/03/la-doppia-anima-di-enrico-pulsoni/
lunedì 31 marzo 2025
"Il viaggiatore insonne" a Macerata
Per gli amici di Macerata e dintorni, venerdì ci incontriamo da Giometti & Antonello per parlare di Sandro Penna, di progetti vecchi e nuovi intorno a questo poeta, soprattutto dell'ultimo quaderno del "Viaggiatore insonne" che dallo scorso anno è pubblicato da questa casa editrice straordinaria. Con Milena Ibro e Massimo Raffaeli.
martedì 18 marzo 2025
"Quest'anno il lupo fissa negli occhi l'uomo". Presentazione a Roma, 26 marzo
Grato a Tommaso Giartosio e Yari Selvetella, che hanno accettato l'invito. Ma il vero ringraziamento lo devo a Elisabetta Destasio Vettori, che ha voluto fortemente tutto questo.
venerdì 14 marzo 2025
giovedì 13 marzo 2025
martedì 4 marzo 2025
martedì 25 febbraio 2025
martedì 18 febbraio 2025
martedì 28 gennaio 2025
«La strada di Morandi». Presentazione 13 febbraio
Il 13 febbraio a Roma, nella libreria del PalaExpo, si presenta il volume di Marco Vitale, La strada di Morandi, edito da Passigli con una prefazione di Gabriella Palli Baroni.
Interverrò con l'autore e la prefatrice.
sabato 25 gennaio 2025
AILANTO n. 76 - su Maurizio Cucchi
«In cerca di tracce / in luoghi sparsi e minimi»: così Maurizio Cucchi, nel nuovo libro La scatola onirica, riprende con coerenza il suo tracciato, ricostruendo nella memoria quell’altrettanto minima «geografia domestica» che dagli spazi della sua infanzia e della sua storia tracimano significati condivisibili. Siamo abituati da sempre, nei suoi versi, a imbatterci in personaggi che di quella ricerca inesausta ipostatizzano tappe e fasi, momenti di speciale condensazione in cui l’immagine umana e quella del paesaggio si rivelano in una sola portanza, in una straordinaria efficacia; a questi due livelli di rappresentazione Cucchi ha più volte aggiunto quello del sogno, che in quest’ultima opera trova una dimensione espressiva più ampia, potendo essere quelle tracce anche «sparse o immaginarie».
Sembra non esserci soluzione di continuità alcuna, in questo libro così variegato e insieme compatto, tra le proiezioni della «macchina onirica», che ci rende, sulla soglia del risveglio, incauti spettatori di noi stessi, e quelle di un’altra dinamica che volentieri accoglie anche rifrazioni del sogno, come l’arte. Un’intera, distesa sezione di questo libro, dedicata a Flavio Caroli, è infatti occupata da ventidue opere di altrettanti artisti, tra Novecento e ipercontemporaneo, che hanno occupato in maniera preponderante la scena delle arti visive, da Jean Fautrier a Julian Schnabel, passando, tra gli altri, per Fontana, Melotti, Bacon, Pollock. Ma, come spesso accade nelle sapienti tessiture testuali di Cucchi, questa densa sezione è anticipata da tre dediche ad altrettanti pittori, come Vincenzo Balena, Toti Scialoja, Giuseppe Salvatori. Si tratta di rapporti, di predilezioni, di scelte di gusto; davvero non saprei tracciare un filo rosso tra tutti questi autori, così diversi tra loro. Eppure, non senza una certa evidenza, tutti insieme vengono a comporre un mosaico di materia dove il sogno riveste una parte non secondaria, spingendosi proprio nei territori di una memoria immaginaria, alla quale Cucchi può infine attingere per rimodulare, nella pastosità della parola poetica, le trame di un linguaggio visuale. La sezione conclusiva, infatti, si intitola «Mente cielo materia» (Materia verticale è già il titolo dei versi per Balena) ed è qui che il poeta riesce nella sintesi di più spinte espressive, agite dal potente binomio di memoria e figurazione; gli stessi titoli di queste poesie estreme potrebbero essere titoli di altrettanti quadri. In questo affascinante cortocircuito di codici si dà corpo - e nello stesso tempo si aggira - al rischio dell’afasia, qui tematicamente rappresentato dal personaggio di Sabatino, emblema di una verve etimologica spinta fino alla desemantizzazione. Nelle immagini dell’arte, e nelle proprie arricchitesi di quelle, Cucchi rinviene una felice sintonia, una antica, ritrovata dicibilità a fronte delle contraddittorietà, delle dissociazioni del presente (rispecchiate nel suo passato) che vorrebbero confinare la parola nei limiti del frammento - ciò che di fatto accade ad altri poeti della sua generazione e non solo - approdando a una dimensione dove etica ed estetica possono infine tornare a dialogare.
Maurizio Cucchi, La scatola onirica, Mondadori, e. 17,00.
Intanto la formidabile macchina assurda
mette in scena, appunto, figure e persone, intrecci
illeggibili all’occhio silente dell’ospite,
che ogni dettaglio accoglie e dimentica,
ma non qualche misero sprazzo di cui,
in pochi minuti di minimo risveglio, vorrebbe
riconoscere origini e senso, prima di accucciarsi,
di abbandonarsi ancora fedele e passivo
al suo destino di spettatore di se stesso.
venerdì 24 gennaio 2025
Irene Brin. 4 febbraio al PalaExpo
Martedì 4 febbraio ci vediamo al palaExpo per parlare di Irene Brin, in occasione dell'uscita del volume di Tommaso Mozzati edito da Electa.
venerdì 3 gennaio 2025
Giuseppe Zigaina. All'Istituto centrale per la grafica
Nell'ambito della mostra su Giuseppe Zigaina, alla Calcografia, il 9 gennaio terrò una conversazione con la curatrice Francesca Agostinelli sui rapporti tra il pittore e la poesia.